Archivio storico postunitario Comune di Coreglia Antelminelli (1865 - 1947)
630 unità archivistiche di primo livello collegateComplesso Di Fondi
La parte più consistente della sezione storica postunitaria dell’archivio del Comune di Coreglia Antelminelli si conserva attualmente in alcuni locali al piano seminterrato della sede distaccata del Comune, nella frazione di Ghivizzano. Il suo trasferimento dal Palazzo Comunale di Coreglia, dove si conservava in precedenza, risale al 2004, quando venne deciso di collocare in una sede più appropriata tutta la documentazione prodotta successivamente all’unità d’Italia che non era stata oggetto dell’Inventario di Giorgio Tori edito nel 1983.
Nel corso del tempo sono stati effettuati altri depositi di materiale ritenuto non più utile alla gestione corrente delle pratiche ed attualmente risultano presenti documenti fino al 2010.
Si conservano ancora nei locali dei rispettivi uffici competenti gli atti relativi ai lavori pubblici (che si trovano nel Palazzo Comunale a Coreglia) ed i registri dello Stato Civile che, a seguito del recente trasferimento dell’ufficio Affari demografici, si trovano al primo piano della sede distaccata di Ghivizzano.
Storia archivistica:
Un primo intervento di ricognizione del materiale esistente nei nuovi locali della sede indicata, è stato compiuto nel 2008-2009 con la compilazione di un elenco di consistenza della documentazione che, in quel momento, secondo i termini di legge, risultava appartenere alla sezione storica dell’archivio (1865-1968). Successivamente, nell’ambito dei progetti “Lucca.net 2009-2010-2012”, sono state intraprese e completate le attività di riordino e di inventariazione finalizzate alla compilazione di un inventario delle unità archivistiche prodotte dal 18653 al 1947, prendendo come riferimento cronologico il periodo del Regno d’Italia, anche se non è stata adottata una vera e propria periodizzazione, dal momento che le serie, nella maggior parte dei casi, sono state mantenute aperte.
Non sono stati trattati, al momento, i documenti derivati dall’attività di enti giuridici o commissioni che, sebbene legati a diverso titolo all’attività del Comune, godevano di un grado di autonomia amministrativa e decisionale tale da considerare i loro archivi come fondi autonomi da quello comunale. Si segnala in particolare la presenza di documentazione della Congregazione di Carità, dell’Ente Comunale di Assistenza, del Comitato di Soccorso, dell’Opera Nazionale Maternità e Infanzia, dell’Opera Nazionale per gli orfani di guerra, dell’Opera laicale di S. Lorenzo e S. Jacopo di Piano di Coreglia, del Comitato Centrale di Preparazione Civile, del Comitato Comunale U.N.R.A. Tessile e di altri organismi minori. Si trovano anche alcune unità archivistiche dell’Ospedale Pierotti. In questo caso, il materiale è stato provvisoriamente raggruppato per produttore in attesa di procedere ad un riordino specifico.
In considerazione di queste scelte, la sezione dell’archivio storico oggetto di questo inventario è costituita complessivamente da 1636 unità archivistiche disposte in circa 95 mt. lineari di scaffalature metalliche. Le condizioni di conservazione, fatta eccezione per alcuni pezzi danneggiati dall’umidità, sono sostanzialmente buone.
Al momento in cui è stato intrapreso il lavoro di riordino, il materiale archivistico mostrava segni evidenti di un ordinamento precedente costituiti sia dalla dislocazione fisica del materiale, sia dalla presenza di un cartellino (incollato in costola ai singoli pezzi), recante la denominazione della serie ed il numero d’ordine. Nello specifico, i registri con legature e dimensioni di una certa importanza, erano stati ricondotti alle serie: Delibere del Consiglio, Delibere di Giunta, Repertori delle deliberazioni di Consiglio e Giunta, Protocolli della corrispondenza, Bilanci preventivi, Mandati e Giornale, Libri Mastri, Bilancio Consuntivo, Anagrafe, Leva; mentre le carte sciolte o i registri di minore consistenza, risultavano suddivisi per anno, indipendentemente dal loro
contenuto, all’interno di buste denominate “Scritture del Protocollo”. Non sappiamo con esattezza a quando risalga questo intervento: certamente i cartellini in costola non si trovano più con la stessa regolarità ed uniformità su tutti i pezzi dopo il 1960-1962.
Tra la corrispondenza sono state rinvenute alcune comunicazioni tra il Comune di Coreglia, i direttori dell’Archivio di Stato di Lucca e la Soprintendenza Archivistica della Toscana, che fanno riferimento ad interventi di sistemazione dell’archivio storico, ma sembrano riferirsi ad operazioni compiute, da personaggi di un certo rilievo come Augusto Mancini e Guglielmo Lera, sul materiale più antico fino al sec. XIX.
Seppure sporadica, la presenza di segnature precedenti all’ordinamento appena descritto, indica l’esistenza almeno di un’altra, ed ancora più antica, sistemazione dei documenti sciolti. I faldoni che contengono il carteggio, in alcuni casi riportano nella costola interna ed esterna alcune vecchie diciture da cui sembra di capire che la documentazione fosse riunita in poche serie, ciascuna identificata da una lettera alfabetica. Purtroppo queste annotazioni sono in gran parte coperte dall’attuale cartellino. Si può solo rilevare che la maggior parte delle unità archivistiche (contenenti per lo più corrispondenza) erano state identificate con la lettera D, seguita da un numero progressivo e che, allo stesso modo, quelle relative ai censimenti, erano state segnate con la lettera E. Nell’attuale intervento di riordino, non sempre è stato possibile mantenere l’ordine di partenza; se le serie costituite da registri corrispondevano generalmente a quelle che si sono formate nel tempo in base alle tipologie documentarie cui si riferivano, diversa era la situazione della documentazione conservata nelle buste. Al loro interno, l’unico criterio di aggregazione sembrava essere dato dall’anno di riferimento: i fascicoli della corrispondenza raramente seguivano l’ordine del titolario in uso (sia stato quello proprio del Comune o, successivamente, quello della circolare Astengo) e contenevano anche materiale non protocollato riconducibile a serie diverse. Pertanto si è ritenuto opportuno inserire in questa serie solo gli atti della corrispondenza, sistemati nel rispetto dei diversi criteri di ordinamento utilizzati nel corso del tempo e ricondurre a serie autonome il materiale che da essa esulava; anche in considerazione del fatto che la precedente composizione delle buste è comunque attestata dall’elenco di consistenza compilato nel 2008-2009.
Gli atti conservati nei fascicoli della corrispondenza da cui si possono ricavare informazioni significative sullo stato dell’archivio non sono molti; spesso i fascicoli intitolati “Archivio” risultano vuoti. Oltre alle missive già citate, sono presenti alcune comunicazioni tra il Comune di Coreglia e la Croce Rossa Italiana riguardo agli scarti effettuati nel 1921,1934-1935.
L’archivio non ebbe a subire danni, né durante la guerra, né in occasione delle piogge del novembre 1966, come riferito dai sindaci in carica rispettivamente al Direttore dell’Archivio di Stato di Lucca (1° febbraio 1946) ed alla Prefettura di Lucca (30 novembre 1966).
Nota dell'archivista:
AVVERTENZE PER LA CONSULTAZIONE
Le serie sono state mantenute aperte per essere incrementate dalla documentazione prodotta negli anni successivi; fanno eccezione quelle relative alla Commissione Annonaria per la distribuzione del generi alimentari, ai Soccorsi alle famiglie dei militari, al Servizio per il terremoto da considerarsi chiuse perché costituite da materiale derivato da competenze attribuite al Comune in periodi limitati ed ora cessate.
Nell’identificazione delle serie e nella descrizione delle unità archivistiche sono stati seguiti i seguenti criteri:
- la denominazione delle serie è stata ripresa, in alcuni casi, dalle diciture originali riportate sui cartellini esterni;
- gli estremi cronologici indicano l’anno o l’intervallo cronologico cui si riferisce la quantità più rilevante degli atti contenuti in una determinata unità archivistica; è segnalata, inoltre, la presenza di documentazione precedente o successiva riportando le date specifiche – tra parentesi tonde – di seguito alla descrizione dei documenti o dei fascicoli;
- sono state trascritte le annotazioni originali esterne ai pezzi – integrandole se non più leggibili e sciogliendo le abbreviazioni – riportate sotto le voci Titolo esterno (annotazioni sul piatto anteriore della coperta), Titolo esterno costola (annotazioni in costola), Titolo interno (annotazioni nelle prime carte); Titolo esterno successivo (Titolo moderno, posteriore alla data di compilazione del documento).
- nella trascrizione dei Titoli, se non ritenute particolarmente significative per la descrizione, sono state omesse le diciture “Comune di Coreglia Antelminelli” o altre diciture comuni, spesso prestampate, riferite alle circoscrizioni territoriali di appartenenza;
- la numerazione delle carte è stata rilevata laddove già esistente;
- le precedenti segnature sono state trascritte in ordine cronologico crescente;
- i titoli dei fascicoli della corrispondenza sono da considerarsi originali;
- le pagine web citate sono da considerarsi attive al 13.03.2018.
TAVOLA DELLE ABBREVIAZIONI, DEI SEGNI SPECIALI E DELLE SIGLE UTILIZZATE
art.; artt. = articolo/articoli
c.; cc. = carta/carte
cart. = cartaceo
cit. = citato
cat. = categoria
cfr. = confronta
fasc.; fascc. = fascicolo/fascicoli
leg. = legatura
l.d. = luogo detto
n.n. = non numerate
n.; nn. = numero/numeri
p.; pp. = pagina/pagine
pos. = posizione
prot.; prott. = protocollo/protocolli
r. = recto
reg. = registro
s.d. = senza data
Tit. est. = titolo esterno
Tit. est. cost. = titolo esterno in costola
Tit. est. succ. = titolo esterno successivo
Tit. int. = titolo interno
v.s.; vv.ss. = vecchia segnatura/vecchie segnature
v. = verso
(…) = scioglimento di abbreviazione
[…] = integrazione di lettere e parole illeggibili o non indicate, presenza di parole o lettere illeggibili
ASCC-Postunitario = Archivio Storico Postunitario del Comune di Coreglia
Link risorsa: https://archivista.provincia.lucca.it/fonds/235